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Agents Consulting | Studio professionale di consulenza tecnico giuridica al servizio degli agenti di assicurazione

Sindacati

L’interesse di Sna ed Anapa per le problematiche degli Agenti.

In data 12.09.2023, abbiamo voluto realizzare una sorta di “esperimento sociale”.
Abbiamo infatti inviato una Pec a quello che si professa come Sindacato “maggioritario” (SNA) e contestualmente (ma separatamente) abbiamo inviato la stessa comunicazione a quello che il Sindacato maggioritario considera come “minoritario” (ANAPA), ma che a sua volta si considera maggioritario rispetto a coloro i quali li considerano minoritari.
Insomma, abbiamo inviato ad entrambe la seguente comunicazione:
“In quasi ventotto anni di attività professionale desideriamo segnalare a codesta Associazione un peculiare comportamento adottato da quasi tutte le Compagnie di assicurazione all’atto della cessazione del rapporto contrattuale con un proprio Agente. Nella fase successiva alla chiusura del rapporto di agenzia, la Compagnia fa partire all’indirizzo della clientela assicurata la canonica (e certamente legittima) comunicazione con la quale si informa la stessa clientela dell’avvenuta interruzione del mandato. Accade frequentemente che la formula utilizzata sia tanto generica quanto approssimativa, del tipo: «Gentile cliente, con la presente siamo a comunicarle che, con effetto XX/XX/XXXX, a seguito della cessazione dalla qualità di agente del sig. XXXXXX, l’agenzia generale di XXXXXXX viale XXXXXX presso la quale le sue polizze sono appoggiate, sarà affidata all’agenzia XXXXXXX con sede in corso XXXXXXX”». La circostanza può apparire insulsa ed insignificante, ma in realtà desta molto malumore nell’ex agente dal momento che la clientela assicurata ha la sensazione che il proprio Agente non sia più tale, ovvero che abbia perso la qualifica professionale di “Agente”, magari per colpe a lui ascrivibili. Siamo senza alcun dubbio ai limiti di un vero e proprio “danno di immagine”. Immedesimandoci negli assicurati, l’interpretazione di cui sopra è più che mai plausibile. Invitiamo gentilmente codesta spett.le Associazione che rappresenta Agenti di assicurazione, a scrivere circolarmente a tutte le Compagnie invitandole a modificare eventuali ambiguità nella formula utilizzata in questi casi. Nella fattispecie occorre specificare in maniera inequivocabile che l’interruzione del rapporto di agenzia ovvero che “la cessazione dalla qualità di agente”, è esclusivamente ascrivibile alla Compagnia scrivente. Nell’interesse dell’intera categoria ed anche per il proseguo della nostra attività professionale che ci vede assistere agenti di assicurazione, chiediamo gentilmente di essere tempestivamente informati qualora codesta Spett.le Associazione vorrà accogliere il nostro invito e procedere con una formale comunicazione alle singole Compagnie ovvero all’Associazione che le rappresenta.”
Abbiamo interessato le rappresentanze degli agenti su qualcosa di facilmente correggibile. Sarebbe stato sufficiente che scrivessero all’ANIA invitandola a comunicare alle proprie associate una maggiore attenzione nella formula utilizzata in questi casi. Siamo certi che l’Ania non si tirerebbe indietro nel sensibilizzare le Compagnie, anche perché trattasi d’intervento a “costo zero” che, anche a livello d’immagine, avrebbe avvalorato la tesi della disponibilità al confronto.
Insomma, un compitino facile facile.
Vi aggiorniamo sugli sviluppi: SNA ha fatto “orecchie da mercante”, ma non è una novità, accade sistematicamente. Da quando li abbiamo costretti a rendere pubblica lo loro Pec, abbiamo inviato loro diverse denunce senza mai ottenere risposte. Non sono particolarmente interessati a questi comportamenti deleteri delle Compagnie a danno degli Agenti.
Da ANAPA invece è giunta quasi subito una telefonata della Segreteria, una impiegata di nome Ilaria dalla voce giovanile ci chiedeva ulteriori delucidazioni nel merito della Pec e ci informava che l’argomento sarebbe stato trattato nel successivo Direttivo di ottobre. In ANAPA viene demandato ad un’impiegata di segreteria l’approfondimento di un argomento di questa natura (!?).
Abbiamo pazientemente atteso il decorrere del mese di ottobre 2023, affinché il Gran consiglio di Anapa si riunisse. D’altronde per quella che è la nostra visione che all’Ania avesse scritto SNA o ANAPA, o tutte e due, sarebbe stato irrilevante. Anche da Anapa n
on ci è pervenuta alcuna notizia, se ne deduce che anche a loro non frega un granché di questi comportamenti delle Compagnie a danno degli Agenti.
La prossima volta proviamo a scrivere alla “Coldiretti”, chissà, magari loro sono più sensibili alle problematiche degli agenti di assicurazione rispetto alle associazioni di categoria che dovrebbero rappresentarli e tutelarli.