News

Agents Consulting | Studio professionale di consulenza tecnico giuridica al servizio degli agenti di assicurazione

UniAgenti

La nascita del nuovo Sindacato degli Agenti di assicurazione.

Avrete appreso in questi giorni della nascita di un nuovo soggetto Sindacale in rappresentanza degli agenti di Assicurazione.
Le premesse che seguono sono doverose.
Nel lontano 2012 esisteva di fatto una sola grossa realtà sindacale rappresentata dallo SNA. L’elezione di Demozzi a Presidente di questa Associazione è come se avesse innescato una sorta di “deflagrazione”.
Si è immediatamente creata una nuova realtà sindacale (ANAPA) antagonista di SNA, i rispettivi Presidenti hanno iniziato a beccarsi come due galletti senza esclusione di colpi. Unapass in procinto di migrare in SNA, non ci ha pensato due volte ed è confluita in ANAPA. Nel frattempo si è addirittura accreditato un Gruppo agenti (ANAGINA) al tavolo delle trattative per il rinnovo dell’ANA 2003 e da ultimo, per l’effetto dell’espulsione da SNA di un Presidente di un Gruppo Agenti, nasce oggi “UNIA”.
Sembra quasi che il Demozzi sia stato il materiale esecutore della più classica strategia del “Divide et impera” calata dall’alto per mano di qualcuno. Di sicuro egli non è un catalizzatore di persone e/o idee anche perché qualunque fautore del “pensiero unico” (il suo, in questo caso) non potrà mai esserlo.
Ma l’effetto “deflagrazione Demozzi” è compiuto e le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: frammenti e schegge di questa categoria che volano da tutte le parti.
Nel mondo lavorativo esistono svariate sigle sindacali, ognuna di esse rappresenta categorie identitarie. Ognuna di esse ha contratti specifici, prerogative diverse ed esigenze peculiari.
Vorremo capire quali esigenze e problematiche diverse tra loro potrebbero mai avere gli agenti di assicurazione che aderiscono ad un Sindacato piuttosto che ad un altro (!?), fermo restando che già il termine “Sindacato” appare del tutto inappropriato.
Possiamo esprimere una nostra opinione in qualità di soggetti liberi e pensanti? La domanda è pleonastica, tanto già sapete che lo facciamo comunque.
Secondo noi la via maestra da seguire è quella di mandare a casa ambedue i “RE” di queste sigle sindacali. Alle prossime rispettive elezioni occorrerebbe punture su due candidati alternativi che non abbiano come prerogativa il culto della personalità ma il bene della (comune) categoria. Se per il Presidente dello SNA il “culto della personalità” è un concetto oramai estremizzato e quasi patologico, per quello di ANAPA esso è astutamente celato e non trascende nel turbinio di iniziative, congressi, interviste, eventi on line, conferenze stampa e ricorsi giudiziari tipici di chi soffre dell’ansia da “competizione”.
Nella sostanza, tuttavia, ci viene difficile individuare risultati concreti dall’una e dell’altra parte, anche perché, lo ribadiamo, la categoria è unica e non divisibile per Sindacato di appartenenza. In queste condizioni conseguire singolarmente dei risultati importanti per la categoria è praticamente impossibile. Basti pensare al rinnovo dell’ANA 2003, al cui tavolo il venir meno di SNA ha bloccato il processo di rinnovo a discapito di tutti gli intermediari !.
Occorrerebbe individuare due autorevoli traghettatori che abbiano come obiettivo esattamente questo: unificare le due sigle, ma a quel punto senza i due leader (o presunti tali) in competizione tra loro, risulterebbe tutto più semplice e conseguenziale.
Torniamo alla novità della nascita di “UNIAgenti”. La testata online “Tuttointermediari” ha realizzato un’interessante carrellata di interviste ai vari presidenti di Gruppi Agenti e rappresentanti del mondo sindacale. Il quadro che emerge è più meno simile ai dubbi che abbiamo espresso. Per lo più la critica degli intervistati converge sul fatto che la nascita di un nuovo soggetto sindacale potrebbe ulteriormente frammentare ed indebolire il fronte degli agenti.
Al tempo stesso però tanti apprezzamenti per la partenza di questo progetto i cui fondatori, a quanto pare, godono della stima e della fiducia di tutti gli intervistati e la circostanza non è affatto di poco conto (!).
Fra le varie interviste v’è naturalmente quella del Demozzi che come al solito si erge sul suo piedistallo personale (è fatto su misura!) e stronca la nuova realtà definendola come “imitazione” di SNA al pari di altre del passato come ad esempio la stessa ANAPA. Qualcuno dovrebbe rammentargli che in pochi anni ANAPA ha raccolto un numero notevole di iscritti che, viceversa, oggi militerebbero nello SNA….e la cosa potrebbe ripetersi.
Ma la chiosa finale del Presidente del Sindacato Nazionale Agenti è da sbellicarsi dalle risate: “Qualcuno pur di ottenere una qualche visibilità, sarebbe disposto a tutto, ma veramente a tutto”. Trattasi chiaramente di una simpatica battuta.
Lui, massima espressione del presenzialismo in tutte le salse, simpaticamente afflitto dalla sindrome dell’intervistato compulsivo, uomo dalle mille copertine, youtuber dedito a presentare se stesso e le proprie passioni, presente in video, in rete, nella pubblicità istituzionale sulle reti televisive, più paparazzato dell’amica Giorgia, che accusa qualcun altro di “essere in cerca di visibilità” è un qualcosa che fa morire dalle risate. Bisogna dargli atto della vena cabarettistica che talvolta lo caratterizza e che consente a chi legge di farsi almeno due risate. Da notare invece come il buon Cirasola non si sia affatto espresso sulla nascita della nuova realtà e, se mai lo dovesse fare, usererbbe toni “adulatori”.
La differenza tra i due sta tutta lì. E’ una mera questione di forma, non certo di sostanza.
Tornando ad UNIAgenti e mutuando un’espressione calcistica, potremmo dire che il campo sarà giudice supremo, per cui attendiamo di vedere all’opera il neofito Sindacato che, al momento, merita comunque rispetto e la giusta attenzione, se non altro per l’intraprendenza dimostrata in questo momento storico.
A dirla tutta, peggio di SNA ed ANAPA messi insieme non potranno proprio fare.