Quando la memoria ritorna a distanza di due anni e otto mesi.
La memoria del web è infallibile, un po’ meno quella di chi mette on line video comunicati come quello di cui sopra. Il video risale a due anni e otto mesi fa e vede il Presidente Demozzi fornire spiegazioni circa l’interruzione delle trattative per il rinnovo dell’ANA 2003.
Come potete vedere ed ascoltare ed a ulteriore conferma di nostro precedente articolo→ https://www.agentsconsulting.com/2024/la-continua-ed-irrefrenabile-propaganda-sna/, il tavolo per il rinnovo dell’ANA 2003 si è interrotto sin da subito per un solo motivo: la controversia sul potenziale art. 7bis, vale a dire quello che avrebbe dovuto contemplare la titolarità dei dati. A spiegarlo dettagliatamente è lo stesso Demozzi che in quel video non fa riferimento a nessun altro motivo.
Adesso aprite in fondo a questa pagina il video comunicato recentemente pubblicato dallo stesso presidente SNA che “all’angolo” (un pò in tutti i sensi !) di una stanzetta, tenta maldestramente di integrare quell’unica motivazione di rottura della trattativa aggiungendone altre due del tutto inedite.
In questo momento di sua personale difficoltà, ha pensato bene di recuperare consenso cercando di aggravare l’interruzione di quella trattativa con ulteriori addebiti a carico della controparte. Conoscendo la platea, lo fa con motivazioni suppletive che ritiene possano far breccia nel sentimento degli Agenti come ad esempio: “La pretesa dell’Ania di rivedere al ribasso le indennità di fine rapporto” e “la riduzione della rivalse a fronte di una riduzione delle stesse indennità”.
Peccato che queste motivazioni non solo attengono previsioni dell’ANA che partono dall’art. 25 (quindi ben oltre l’iniziale art. 7bis su cui si è immediatamente arenata la trattativa), ma soprattutto risultano tra loro in sovrapposizione e contraddizione.
Delle due l’una: o quest’uomo lavora tanto di fantasia tirando fuori all’occorrenza l’ennesima arrampicata sugli specchi, oppure trovandosi “all’angolo” di quella stanzetta dopo due anni e otto mesi gli è ritornata la memoria su tutte le motivazioni che han fatto “saltare il tavolo”. In quest’ultimo caso però, sarebbero consigliabili integratori a base di fosforo.
Entrambi i video li trovate sul canale ufficiale youTube dello stesso SNA.
Le domande nascono spontanee: E’ mai possibile che nell’immediato ci si possa dimenticare di pretese così gravi avanzate dall’Ania in quella sede? Non vi viene il dubbio che siano palesemente inventate? E se lo sono, non trovate anomalo che l’Ania non si sia minimamente preoccupata di smentirle? Non vi sembra significativo il fatto che anche all’Ania piaccia così tanto lo slogan “meglio nessun Accordo che un pessimo Accordo”? Cosa c’è sotto?
In verità non v’è nulla di strano e/o di anomalo, quelle motivazioni aggiuntive sono di fatto palesemente inventate. D’altronde, se così non fosse e conoscendo il Demozzi, quest’ultimo ci avrebbe ricamato sopra una vera e propria “antologia” di interviste, video interviste, articoli, editoriali e diffide legali.
Quello che invece dovrebbe farvi riflettere e soprattutto preoccupare, è proprio la circostanza per cui all’Associazione Nazionale delle Imprese Assicurative non dispiaccia affatto passare per i “cattivoni” di turno. L’Ania sembra ben felice di aver trovato nella controparte più importante, un così valido alleato per mantenere in vita un Accordo collettivo dal quale solo le Compagnie traggono vantaggi. Il loro auspicio evidentemente è che “l’inventore di slogan” rimanga a lungo alla guida dello SNA. E come dar loro torto? ci augureremmo la stessa cosa al posto dell’Ania.
Il rischio infatti è che se un giorno il Demozzi dovesse venir meno alla presidenza SNA, le Imprese assicurative si ritroverebbero a confrontarsi con una controparte che il rinnovo dell’Accordo lo vorrà veramente. D’altra parte le soluzioni tecniche per la riscrittura dell’ANA esistono checché ne dica il presidente SNA, nulla è impossibile. Basta sedersi a quel tavolo con la giusta competenza e personalità, ma è ben chiaro a tutti oramai che all’attuale SNA manchino entrambe le prerogative.
Vivendo da trent’anni le dinamiche che si fondano sul rapporto di agenzia assicurativa, noi stessi ad esempio abbiamo da tempo un’interessante bozza di riscrittura dell’ANA che consegneremmo volentieri (nonché gratuitamente) a qualunque rappresentanza degli Agenti che non scappi a “gambe elevate” al cospetto della controparte. Ma a prescindere da questo, la storia ci insegna che dal confronto e dalla negoziazione scaturisce sempre un punto d’incontro.
Si preferisce invece creare un’inedita “Commissione ANA” al sol fine di gettare un pò di fumo negli occhi, consapevoli del fatto che gli “adepti” si accontentano delle chiacchiere, proprio come quella che vorrebbe l’Ania pretendere una riduzione delle indennità di fine rapporto in un ipotetico rinnovo dell’ANA 2003.
E’ un esempio che abbiamo già fatto diverse volte: il Demozzi è come quello scarso giocatore di poker che si scopre bluffare in continuazione…gli si va a vedere sistematicamente tutti i punti che ha in mano (!).
Noi lo facciamo da tempo oramai, anche se in verità è diventato fin troppo facile.