News

Agents Consulting | Studio professionale di consulenza tecnico giuridica al servizio degli agenti di assicurazione

Email 450x421

Triste storia di un diritto violato- le mail.

Ogni tanto predisponiamo qualche campagna informativa a mezzo mail ad indirizzi aziendali anonimi. Indirizzi mail pubblici, ovviamente, facilmente reperibili negli stessi siti delle Compagnie e che non fanno alcun riferimento a dati personali. Trattasi nella quasi totalità di anonime e generiche mail aziendali di altrettante agenzie di assicurazione.
In realtà le nostre mail non possono neanche definirsi “informative”, in quanto si limitano semplicemente a riportare un link per accedere alla pagina https://www.agentsconsulting.com/news/ del nostro storico sito www.agentsconsulting.com. In quella sezione sono reperibili informazioni 
a sfondo professionale/sindacale (consigli e comportamenti degli operatori del settore) che riguardano le tutele nel rapporto di agenzia assicurativa.
Le mail quindi non contengono informazioni e men che mai promozioni commerciali (ovviamente), ma un semplice link. Gli agenti di assicurazione che lo desiderano, possono accedere e reperire 
gratuitamente dal nostro sito informazioni utili per la propria attività professionale.
I destinatari sono account di posta elettronica esclusi dalla definizione di “dato personale” di cui all’art. 4 GDPR e v’è anche l’aggiunta di un disclaimer.
Tanti gli apprezzamenti ed i ringraziamenti per le informazioni e gli articoli ai quali rinviamo. Ogni tanto però, giunge qualche mail di risposta con la quale ci viene chiesta la cancellazione dal nostro data base. Vi assicuriamo che la percentuale degli Agenti che ce lo chiede è pressoché irrilevante. Parliamo di una/due richieste (quando ci sono) e dobbiamo dire che sono sempre formulate con molta educazione, quindi procediamo immediatamente alla cancellazione dell’indirizzo dal nostro data base.
Nell’ultimo passaggio informativo rendevamo noto un comportamento discutibile dello SNA. A seguire ci giungono contestualmente due richieste, o meglio, due vere e proprie intimazioni dai toni anche piuttosto boriosi. Questa la prima:
“Mi indica cortesemente come ha avuto il contatto mail della mia società e quando gli abbiamo rilasciato il consenso al trattamento dei dati per ricevere le sue notizie. La informo che, in difetto di quanto sopra, chiederò al Garante della Privacy la tutela del mio diritto violato. Le intimo l’immediata cancellazione della nostra mail dai suoi archivi.”
La seconda sullo stesso tenore della prima (senza errori grammaticali però), con l’aggiunta in calce di questo avvertimento: “informandola che, qualora dovesse sussistere qualsiasi pregiudizio economico per la mia società, mi vedrò costretto a ritenerla responsabile”.
Sia nella prima che nella seconda mail, entrambi i firmatari evidentemente ignoravano il fatto che i loro indirizzi aziendali fossero pubblici e soprattutto generici e quindi esclusi dalla definizione di cui all’art. 4 del GDPR, ma soprattutto negli ultimi quindici anni avranno ricevuto decine di nostri inviti a leggere news informative. Non si sono mai lamentati e tantomeno hanno mai chiesto di essere cancellati.
Sul momento il nostro collaboratore, nel predisporre la cancellazione dal nostro data base, non ha dato molto peso ai firmatari di quelle sterili intimazioni. Ciò non toglie che siano risultate anomale sia per la tempistica che per i toni usati.
Verificando infatti i nomi veniamo a conoscenza che al primo Agente è stato assegnato un ruolo importante nell’ambito dello stesso SNA. Il secondo invece è storicamente operativo in SNA e nello specifico di “economie varie” se ne intende parecchio.
Entrambi hanno sentito questo irrefrenabile impulso di farsi belli agli occhi di qualcuno. 
Il nostro sito lo conoscono e continueranno a consultarlo, ma volete mettere la soddisfazione di far leggere le loro mail di diffida al grande Capo?
C’è un vecchio adagio che dice: “Alla fine tutto torna, tutto accade per una ragione e niente è per sempre”.
#latuteladelmiodirittoviolato