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Il discutibile gruppo agenti ex Amissima, verso la riconferma per “acclamazione”.

Abbiamo assistito in questi ultimi anni diversi agenti ex Amissima, oggi HDI Italia. Abbiamo risolto loro problematiche importanti, tra queste ne ricordiamo una in particolare che vide i vertici del Gruppo agenti intervenire immediatamente su “richiesta” del direttore Commerciale dell’epoca. Il fine era quello di dissuadere il loro collega dal farsi assistere da noi e quindi (non) risolvere le problematiche create dalla Compagnia (https://www.agentsconsulting.com/2021/il-gruppo-agenti-amissima-chiamato-a-supporto-dalla-stessa-compagnia-contro-un-loro-collega/).
Fortunatamente per l’agente andò diversamente rispetto alla “strategia a tenaglia” posta in essere dal Direttore commerciale e dall’allora GAAA ai danni del loro stesso collega. Basterebbe quell’episodio per inquadrare il Consiglio direttivo di questo Gruppo agenti. Ma tant’è, questa è storia passata.
Veniamo al presente. C’è un agente da noi già assistito che a sua volta ha “inquadrato” questo Consiglio direttivo ed in aperto contrasto con loro, ha pensato di mettersi in gioco e di proporre una lista alternativa in occasione dell’imminente congresso per il rinnovo della stessa Giunta esecutiva e cariche conseguenti.
Le fondate ragioni del “dissidente” svariano dalla gestione “privatistica” tenuta dal Consiglio direttivo con la Direzione per gli aspetti provvigionali per finire all’ambigua gestione della CPA. Nel mezzo, molte altre contestazioni portate avanti anche nell’ambito di una chat degli agenti della Lombardia nella quale presenziano esponenti illustri del direttivo che, da quanto ci viene rappresentato, in quella chat omettono di fornire pubblicamente delle risposte chiudendosi in un eloquente silenzio (!).
Sempre questo “simpatico dissidente”, ha stilato un programma elettorale in dieci punti inviandolo ai colleghi HDI Italia. Si è quindi proposto come Presidente, spronando tutti i colleghi a rendersi a loro volta protagonisti e cercando di coinvolgerli nella creazione di uno schieramento antagonista. All’appello hanno immediatamente risposto una dozzina di agenti. Un numero di partenza anche piuttosto incoraggiante, che faceva ben sperare per il raggiungimento dei 35 candidati necessari per Statuto alla creazione di una lista alternativa a quella del presidente Passerini (peraltro l’unica in lizza !).
Il programma era tanto accattivante quanto innovativo. Tendeva a creare uno spirito di corpo, a limitare il numero di mandati di un solo direttivo, a mettere a disposizione anche per il nostro tramite un’assistenza tecnica e contrattuale a tutti i colleghi iscritti, poneva alla base del programma un confronto trasparente con la Compagnia anche sul trattamento provvigionale, un forum nazionale tra colleghi, commissioni di studio e molto altro ancora.
L’entusiasmo iniziale del promotore, si è però ben presto smorzato.
Ci viene infatti riferito che i contatti con i colleghi hanno visto una collezione inesauribile di risposte del tipo: “vorrei, ma non posso”, “ho rapporti consolidati con questo direttivo”, “ho paura di espormi”, “vediamo se posso”, “ho paura di mettermi contro qualcuno”. A quanto pare però la risposta più gettonata sembra essere stata: “Ascolterò la presentazione delle liste e valuterò chi votare!”. Peccato che se non si fosse proceduto nella creazione di un’altra lista concorrente, quella uscente sarebbe rimasta l’unica, rendendo del tutto inutile qualsivoglia valutazione e/o votazione (un “dettaglio” spiegato più volte, ma che sembrava scivolar via come gocce di rugiada sulle foglie).
Niente da fare. Il quorum per quella lista non si è raggiunto, nonostante un programma incredibilmente innovativo e l’occasione per dare un’impronta diversa alla discutibile gestione di quel Gruppo aziendale.
Verrà quindi riconfermato per “acclamazione” il Gruppo agenti uscente, quello del silenzio/assenso ai mandati a “tempo determinato” inventati dalla Compagnia a danno degli agenti. Verranno riconfermati loro che il massimo che son riusciti ad esprimere in preparazione al congresso è stato lo slogan: “oggi inizia una nuova storia per il nostro Gruppo Agenti e siamo fiduciosi che sarà una storia di successo“ mentre come programma: “sarà l’occasione per disegnare il futuro che costruiremo insieme”. Per i colleghi però sembra più che sufficiente. Tutto legittimo, per carità, al pari del masochistico desiderio di mantenere lo “Status quo”.
“L’unico vero errore è quello da cui non impariamo nulla”, diceva Henry Ford.