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Ma che mi…stery shopping vi siete inventati?

Parliamo adesso di questo fantomatico “Mistery shopping” partorito dalla fervida fantasia dell’IVASS. Nel comunicato dell’Istituto del 19 marzo 2021 è dato leggersi “di operatori specializzati che operano in incognito per verificare dal vivo le concrete modalità di vendita delle polizze assicurative da parte degli intermediari”.

Da soggetti liberi e pensanti, non dovendo rincorrere consensi e/o quote di iscrizioni, abbiamo la pessima abitudine di porre delle domande, sono le stesse che lo SNA dovrebbe porre all’Istituto di Vigilanza. Come al solito,  le facciamo noi a beneficio di chi ci legge e di chi evidentemente vuole avere un’ulteriore prospettiva rispetto alla solita “ma come siamo belli, ma come siamo bravi”.

In primo luogo, dal momento che l’IVASS è un Istituto di Diritto pubblico finanziato con soldi pubblici e con il contributo di vigilanza degli stessi intermediari, perché non si chiede ufficialmente all’IVASS cosa s’intende per “operatori specializzati” ?

Cosa avrebbero mai creato all’IVASS, un corpo specializzato in “spionaggio” in degli appositi campi di addestramento ? in che cosa consisterebbe questa “specializzazione”? e sulla base di quali oggettive valutazioni essi operano? chi controlla questi controllori in incognito ? quali sarebbero le sanzioni applicabili se uno di questi 007 segnala un’anomalia in un’agenzia ? e dopo aver fatto perdere del tempo ad un’agenzia che magari si dimostra rispettosa delle decine e decine di adempimenti IVASS, che si fa? gli si rimborsa il tempo perduto? oppure il Mistery shopper sottoscrive le polizze per le quali ha fatto perdere un’ora di lavoro a discapito degli altri assicurati?

Domande forse troppo ardite che potrebbero urtare la suscettibilità dell’IVASS. Meglio non farle.

Ma le domande si moltiplicano dove si legge che queste “verifiche dal vivo” sono riservate agli intermediari. In realtà, tra gli intermediari, vi sarebbero pure le Compagnie di assicurazione. Ebbene sì, esistono infatti le agenzie di Direzione, le gerenze, le agenzie rette dalle società di gestione interinale delle Compagnie ed oggi anche le agenzie del “progetto 51” di Allianz. La domanda sorge spontanea: questi intermediari sono anch’essi oggetto di “Mistery shopping” o la trovata è esclusivamente riservata ai poveri cristi degli agenti di assicurazione?

Anni fa abbiamo fatto una segnalazione che riguardava proprio le società di gestione interinale delle compagnie che con due/tre delegati assicurativi iscritti nella sezione A del RUI gestivano contemporaneamente anche 20 agenzie sparse in tutta Italia. Per un agente normale sarebbe vietato, ma per l’IVASS le Compagnie lo possono fare. Per dirne una, se si effettuasse un “Mistery Shopping” in una di queste venti agenzie, risulterebbe proprio assente l’agente visto che l’attività d’intermediazione viene demandata alla buona volontà dei dipendenti che magari non sono neanche iscritti al RUI.

Ma la domanda più simpatica è la seguente: con quali fondi sono stati “addestrati” e pagati questi 007 dei poveri? la risposta la leggiamo nello stesso comunicato stampa dell’IVASS che ci dice che il progetto è stato finanziato dal “Programma dell’Unione europea di supporto alle riforme strutturali”.

Ci andiamo a leggere i “Programmi dell’unione europea di supporto alle riforme strutturali” e, pensate un po’, scopriamo che hanno ad oggetto le riforme strutturali (?!) tipo: modernizzare la gestione delle finanze pubbliche, riformare le amministrazioni fiscali, sviluppare l’economia digitale, conseguire gli obiettivi in materia di energia e clima, potenziare l’investimento estero diretto, riformare i sistemi educativi, migliorare le possibilità di finanziamento nel quadro dell’iniziativa “Unione dei mercati dei capitali”, migliorare l’efficienza nel trattamento dei prestiti in sofferenza etc.

Cari signori dell’IVASS, visto che a noi di urtare la vostra suscettibilità non ce ne frega proprio niente, l’ultima domanda la poniamo direttamente a voi: ma che Mi..stery vi siete inventati?