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La dichiarazione di inammissibilità del TAR sulla richiesta di sospensiva dei provvedimenti IVASS.

La dichiarazione di inammissibilità del TAR del Lazio in merito alla richiesta di sospensiva del provvedimenti IVASS non è una sconfitta e non è una débâcle del Sindacato Nazionale Agenti. Potrebbe tuttavia anche essere un’anticipazione dello stesso Tribunale Amministrativo nel merito della questione, ma anche in questo caso non rappresenterebbe né una sconfitta e tantomeno una débâcle dello SNA. Il Sindacato Nazionale Agenti ha fatto in questo caso quello che doveva fare e lo ha fatto tempestivamente, bisogna darne atto.

La débâcle dello SNA è sicuramente nel “prima” e speriamo che non si confermi anche nel “dopo” dell’eventuale pronuncia negativa (sperando non sia tale e sperando che gli avvocati dell’IVASS non si dimostrino nuovamente nervosi !) dello stesso Tribunale Amministrativo Regionale.

Lo abbiamo detto più volte e lo ribadiamo: il problema è a monte. I provvedimenti dell’IVASS, i Mistery shopping, i progetti 51, l’estenuante rinnovo dell’ANA, la perdita di centinaia di agenzie come candidamente ammesso dallo stesso presidente SNA, la perdita del CUNCA, le revoche per giusta causa, il modus operandi sempre più arrogante delle Compagnie, le provvigioni da fame, i tentativi di disintermediazione, non sono cose “casuali” ma sono il frutto del “politicamente corretto” di chi rappresenta la categoria degli agenti di assicurazione.

Non è una nostra considerazione, è un dato di fatto. E’ un dato logico e consequenziale, visto che è una categoria che viene sempre più bistrattata e perde diritti ogni minuto che passa. E’ una categoria che fa un passo in avanti e dieci all’indietro, ma quello in avanti viene enfatizzato all’estremo.

Lo SNA è come quel giocatore che al tavolo da poker può contare su grandi risorse di “finanziatori”, ma perde sempre e comunque. Non è sfortunato e gli avversari non barano. Semplicemente non sa sostenere il confronto, non sa bleffare, non ha sangue freddo, non ha strategie di gioco, in poche parole: non sa giocare. Continua a giocare ma non fa altro che perdere ed arricchire gli altri giocatori. E’ un giocatore che viene ingaggiato con milioni e milioni di euro delle quote di iscrizione dei “finanziatori” (gli agenti), ma al “tavolo da gioco” è un perdente.

Tuttavia è un giocatore molto bravo nell’ammaliare i finanziatori stessi, nel convincergli a continuare a dargli fiducia ed a finanziarlo sul tavolo da gioco. Basta una bella presenza, un’abile arte oratoria, una rivista patinata autoreferenziale, un’abile gestione degli odierni mezzi di comunicazione, qualche auto intervista compiacente, qualche dichiarazione roboante e congressi “come se piovesse”. Il gioco è fatto, adesioni e sostegno sono garantiti.

Praticamente la proiezione della politica nel mondo degli agenti assicurativi.

P.S: A proposito di “Politacally correct”, avvisate il Sindacato che è cambiato l’inquilino all’IVASS e sarebbe giusto andare a fare anche a lui una ossequiosa visita istituzionale con strette di mano e foto ricordo.