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Importante: la data di cessazione del rapporto di agenzia

L’atto di revoca e/o le dimissioni e più in generale il recesso dal rapporto di agenzia, è atto recettizio i cui effetti decorrono dal momento in cui parte non recedente viene a conoscenza della volontà di controparte di sciogliere il rapporto. In buona sostanza, da un punto di vista squisitamente contrattuale, come peraltro sancito da ampia dottrina e giurisprudenza, il rapporto di agenzia viene ad interrompersi nel momento in cui interviene la notifica dell’atto di recesso. I mesi di preavviso svolti in servizio dall’agente, oppure il mese suppletivo previsto dall’art. 12 ter Ana in caso di recesso dell’impresa, per certo non “spostano” in avanti la data dell’interruzione contrattuale.

A seguito di un recesso ad nutum notificato dalla HDI Ass.ni spa nel mese di dicembre 2017, con relativo riconoscimento dei sei mesi di preavviso in servizio, l’agente revocato si è visto individuare la data della cessazione nell’anno 2018 piuttosto che nel 2017. Trattasi d’interpretazione arbitraria di non poco conto, dal momento che le conseguenze negative sulla quantificazione delle indennità di fine rapporto potrebbero anche risultare importanti. Potenzialmente infatti verrebbero a ridimensionarsi le indennità di cui agli artt. 26, 27 e 28 dell’ANA ed il “danno” in questione andrebbe ad aggiungersi al consueto ridimensionamento dell’art. 25 (incremento del montepremi) che oramai viene praticamente azzerato dalle compagnie assicurative.

Il montepremi finale, infatti, per effetto delle innovazioni legislative intervenute nel tempo e della conseguente volatilità del portafoglio, ha subito per quasi tutti gli agenti un notevole ridimensionamento grazie anche all’inadeguatezza di un Accordo Nazionale Agenti oramai “preistorico”.

Dallo “stallo” della contrattazione collettiva ne traggono (ovviamente) esclusivo vantaggio le compagnie assicurative, la cui tracotanza, potere economico e contrattuale sembrano oramai incontrastati ed incontrastabili, vista anche l’inerzia di chi dovrebbe rappresentare la categoria degli intermediari assicurativi. Ma tant’è, a molti così piace che vadano la cose.