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Persone Che Prelevano Denaro Dall Illustrazione Del Concetto Di Banca 114360 17351

BASTA POLIZZE IN BANCA !

Nel leggere un articolo “riempi pagina” come questo del Demozzi → https://www.snachannel.it/index.php/all-categories/testo-foto-copertina/basta-polizze-in-banca, viene spontaneo chiedersi se l’autore conosce le (semplici) dinamiche alla base del rapporto cliente/banca e Cliente/Assicuratore.
Ovviamente è una domanda pleonastica perché le conosce fin troppo bene, ma evidentemente in questo momento torna più utile sviare l’attenzione su argomenti futili come questi.
Chi entra in un’agenzia di assicurazioni lo fa per libera scelta, salvo che non debba contrarre una polizza obbligatoria per Legge (ed anche in questo caso ci sarebbe da discutere visto che ci sono quasi 3 milioni di autovetture circolanti non assicurate). Chi si rivolge ad un Agente è quindi determinato ad assicurare sé stesso, la propria salute, la propria famiglia, i propri beni ovvero a fare polizza di investimento.
E’ altresì evidente che chi entra in un’agenzia di assicurazioni ha in partenza un capitale o comunque ha delle risorse economiche suppletive, poche o tante che siano, che intende investire in uno dei prodotti assicurativi di cui la Compagnia dispone.
Chi entra in una filiale bancaria fa spesso il percorso contrario, nel senso che non lo fa per libera scelta e non ha nessun capitale da investire. Il più delle volte chi entra in una filiale bancaria lo fa per chiedere un finanziamento, un prestito, un mutuo, un conto affidato oppure l’ampliamento di un conto affidato. Più in generale per “chiedere dei soldi” spesso funzionali alla propria attività o alla propria vita privata.
In questi casi talvolta la banca propone in abbinamento prodotti assicurativi, magari ad ulteriore garanzia dello stipulando contratto bancario. La normativa lo consente, la prassi è consolidata, la banca propone, il cliente accetta e firma e la giurisprudenza di merito ha sancito la legittimità della “pratica commerciale di proporre simultaneamente al consumatore una un’offerta di finanziamento personale ed un prodotto assicurativo non collegato a tale prestito”. Anche la Corte di giustizia Europea ne ha recentemente confermato la legittimità.
Secondo il Demozzi un cliente di Trento che entra in banca per un mutuo dovrebbe invece così rispondere: “Mi dispiace ma questo mutuo, nonostante sia per me vitale, non lo posso assolutamente contrarre così come me lo state proponendo perché mi state abbinando una polizza assicurativa che io stipulo solo ed esclusivamente presso il mio assicuratore di fiducia Claudio Demozzi e ci tengo che quest’ultimo incassi le sue meritate provvigioni. Arrivederci”.
A quel punto, siamo certi che la Banca, intimorita da una risposta del genere da parte del cliente, concederebbe ugualmente il mutuo rinunciando all’abbinamento del prodotto assicurativo. Evidentemente tutto sta nel rispondere in questo modo, spesso è proprio la timidezza del cliente a fare la differenza (!).
Ma la chicca dell’articolo rimane pur sempre la solita stilettata ai Gruppi Agenti.
L’editoriale “riempi pagina” del Demozzi si conclude infatti con il solito scarico di responsabilità sui Gruppi aziendali che, suo dire, dovrebbero formalizzare alle Compagnie richieste di cessazione di collaborazione con le Banche. I Gruppi aziendali dovrebbero rispondergli: “Quando ti siedi al tavolo della trattativa per il rinnovo dell’ANA 2003 e soprattutto lo rinnovi, noi facciamo partire a nostra volta una bella letterina alle Compagnie mandanti per invitarle ad interrompere i giri di affari milionari che intrattengono con le Banche”, anche in questo caso siamo certi che a seguito delle intimazioni dei Gruppi Aziendali, le Compagnie verrebbero immediatamente ad interrompere questo giro di affari.
Quello di cui sopra è il classico esempio di articoli “riempi pagina” normalmente usati anche in funzione di “arma di distrazione di massa”. Serve a far vedere che si fanno “cose”, che ci si occupa di “cose” e che si è sul pezzo delle “cose”.
Ma non siete stanchi di queste “cose”?
PS: attenzione però perchè il Demozzi sostiene anche di “aver recentemente intrattenuto alcune forze politiche del nostro Parlamento sul tema” ed anche qui siamo certi che le forze politiche intrattenute non si tratterranno dall’intervenire.