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Diffida

Diffida del Presidente GAAC Lucchetta, in merito al nostro articolo e relativa rettifica.

Riceviamo una richiesta di rettifica da parte del sig. Donato Lucchetta, Presidente del GAA Cattolica, in merito al nostro articolo del 14.05.2024 ed intitolato “Ore contate in SNA per i Presidenti dei Gruppi Aziendali Cattolica”.
Il sig. Lucchetta ci scrive: “In tale divulgazione sono presenti gravi errori allorquando si attribuisce allo scrivente lo status d’iscritto allo SNA con successiva filiera argomentativa anche a carattere comparativo rispetto ad altre figure presidenziali di gruppi agenti, circa il disvalore di forme gestionali consociative nei rapporti col sindacato. La connotazione complessiva che parte da questo esplicitato erroneo presupposto rappresenta e ha connotati potenzialmente rientranti nel perimetro previsto dall’art. 595 c.p. nella forma aggravata. Chiedo dunque di voler provvedere, anche ai sensi dell’art. 8 Legge 47/1948, alla rettifica di quanto riportato nella citata pubblicazione-articolo, nella collocazione prevista dalla legge e con risalto analogo a quello riservato all’editoriale cui la rettifica oggetto della presente istanza si riferisce, comunicando che, in difetto, intraprenderò le iniziative necessarie volte a tutelare la reputazione dei miei associati e mia presso le preposte autorità garanti-giudiziali anche in via d’urgenza, sia civili che penali.”
Pubblichiamo quindi molto volentieri la rettifica al nostro articolo, nella parte in cui abbiamo attribuito al sig. Lucchetta lo status di iscritto allo SNA ed in quanto tale potenzialmente soggetto ad un procedimento disciplinare di espulsione da parte del Collegio dei Probiviri del predetto Sindacato: il sig. Lucchetta quindi non può essere sottoposto a nessun procedimento, in quanto non iscritto SNA.
Quanto ipotizzato nel nostro articolo, era collegato alla sottoscrizione dell’Accordo dati con la mandante Generali Italia spa che, in casi analoghi, avevano dato luogo all’interno dello SNA a provvedimenti di cui sopra.
Scusandoci per quello che viene definito dal Presidente GAAC come un grave errore, facciamo tesoro della sua richiesta di rettifica e cogliamo l’occasione per alcune riflessioni, accompagnate come al solito da qualche domandina.
Abbiamo erroneamente dato per scontato che il Presidente di un Gruppo aziendale accreditato SNA fosse al tempo stesso anche un iscritto al Sindacato. Evidentemente la cosa non è scontata. Ci chiediamo a questo punto quanti siano i Presidenti di Gruppi aziendali accreditati SNA che ben si guardano dall’esserne iscritti a titolo personale.
Concorderete con noi che la circostanza è quantomeno “stravagante”.
Ciò detto, è evidente che l’articolo da noi pubblicato aveva canoni intrinsecamente provocatori in ragione dei precedenti analoghi ed è altrettanto evidente che oggetto del procedimento disciplinare di espulsione può essere solo il rappresentante del Gruppo aziendale in seno al comitato dei Gruppi SNA.
Ebbene, se nella fattispecie il destinatario di questo potenziale provvedimento disciplinare non può essere il Presidente GAAC (semplicemente perché non iscritto!), ciò non toglie che un rappresentate di questo Gruppo aziendale ci debba necessariamente essere in seno al Comitato dei Gruppi SNA.
Ne consegue che il destinatario del provvedimento potrebbe essere il vicepresidente GAAC oppure “Agente iscritto allo SNA che ha riportato più voti in seno all’assemblea del Gruppo Aziendale ovvero sia stato delegato dagli organi direttivi del Gruppo Aziendale” (art.18 dello Statuto SNA).
E’ palese come nella sostanza, non cambi il criterio del nostro articolo.
Nel mentre il Presidente Lucchetta ritiene (legittimamente) importante predisporre una diffida nei nostri confronti puntualizzando di non essere iscritto SNA, al tempo stesso non ritiene altrettanto importante difendere (anche) il suo operato dall’attacco mediatico del Presidente Demozzi che nel frattempo “massacra” pubblicamente i Gruppi Agenti delle Generali che hanno sottoscritto quell’Accordo dati (qui si potrebbe aprire un dibattito infinito !).
Se solo per aver ipotizzato una sua (plausibile) iscrizione allo SNA, il Presidente GAAC ha paventato nei nostri confronti azioni civili e penali, facendo le debite proporzioni, immaginiamo che quest’ora abbia già sfidato il Demozzi in un duello all’ultimo sangue.
Tramite un suo editoriale infatti il Presidente del Sindacato Nazionale lancia tutta una serie di moniti nel merito degli Accordi sottoscritti dai Gruppi aziendali del mondo Generali: “Fate attenzione a cosa firmate!”, “fatevi assistere dal Sindacato o comunque da un legale di fiducia, prima di qualsiasi decisione!”, “E’ indubbio – ammonisce Demozzi – che l’agente rischi di subire un danno reputazionale“.
Il sig. Lucchetta sceglie invece di rimanere in silenzio, subisce le critiche del Demozzi ed al tempo stesso, sempre come Presidente del GAAC accreditato allo SNA (ma al quale non è iscritto), autorizza il pagamento della quota di accreditamento ad un Sindacato il cui Presidente ha appena denigrato pubblicamente la sua immagine ed il suo ruolo agli occhi dell’intero mondo assicurativo, seppur in buona compagnia di tutti gli altri presidenti di Gruppo (!).
Un’ultima domanda, nel merito della diffida del sig. Lucchetta: Se possiamo anche comprendere il “grave errore” per averlo in qualche modo accostato allo SNA, su cosa si dovrebbero fondare “le iniziative necessarie volte a tutelare la reputazione dei miei associati presso le preposte autorità garanti-giudiziali anche in via d’urgenza, sia civili che penali” ???
Anche gli associati del GAAC per conto dei quali il Lucchetta ha firmato l’Accordo dati con Generali Italia, non sono iscritti allo SNA?
Ma solo a noi tutto questo appare al limite dell’inverosimile?