News

Agents Consulting | Studio professionale di consulenza tecnico giuridica al servizio degli agenti di assicurazione

Riunione Immagine Animata 0043

Sterili “incontri formativi” ed articoli senza senso.

Leggiamo di incontri formativi tenuti dallo SNA in giro per l’Italia dedicati all’approfondimento degli aspetti tecnici e giuridici delle indennità di fine rapporto previste dall’ANA 2003.
“L’evento è stato anche l’occasione per riaffermare – ancora una volta – l’importanza fondamentale dell’Ana, che a più riprese qualcuno vorrebbe banalizzare, nel tentativo di convincere la platea degli agenti che se ne può fare a meno e che una sua profonda riforma non nuocerebbe alla categoria”, questo è quanto si legge in un articolo apparso su Snachannel.
Ma veramente scrivono queste cose? Chi banalizza l’ANA? Chi vuol convincere “la platea degli agenti” che se ne può fare a meno? Chi le ha dette queste cose e quando? ma cosa vi state inventando?
Parole senza senso, insinuazioni prive di fondamento e buttate lì per giustificare l’ennesimo evento fine a se stesso. La verità è che lo SNA è l’unico soggetto ad osteggiare il rinnovo dell’ANA, il Sindacato Nazionale Agenti è l’unico che si oppone 
per futili motivi a riscrivere il vitale Accordo di categoria.
Entreremo nel merito della vacuità delle posizioni SNA, ma nel frattempo completiamo l’analisi dell’articolo che così prosegue: “
Ebbene proprio gli esperti del Team Sna, hanno invece dimostrato quanto sia delicato e pericoloso procedere a riforme non ponderate, dettate dalla fretta o da oscuri interessi di parte”.
Cos’è che avrebbero dimostrato esattamente questi “esperti”? perché mai le riforme non dovrebbero essere ponderate? Cosa intendono per riforme “non ponderate”? Oscuri interessi di parte? Un Accordo Nazionale è di per sé la massima espressione della “ponderazione” in quanto scaturisce dal confronto tra le parti contrattuali che si danno delle regole. Ed ancora: Riforme dettate dalla fretta? Ricordate agli esperti che l’ANA è vecchio di VENT’ANNI ed è scaduto da SEDICI, un’eternità in relazione agli sviluppi del mondo assicurativo. L’ultrattività dell’ANA 2003 avvantaggia solo le Imprese assicurative.
Sempre questo l’articolo senza senso e pudore arriva a sostenere che: “Senza i diritti sanciti dall’Accordo, perfino i conteggi per l’indennità di risoluzione, non sarebbero più quelli conosciuti. Ad esempio, in assenza dell’Ana o in presenza di un nuovo Accordo meno tutelante, la “liquidazione” all’agente non sarebbe dovuta nel caso di dimissioni volontarie, così come non sarebbe prevista nel caso di una revoca per giusta causa”. Qui si raggiunge l’apoteosi della banalità (!).
Riferite agli esperti che una prima bozza dell’ANA risale addirittura al 1920 quando fu stipulato il “Concordato Brambilla”, tra la Federazione delle Società d’Assicurazione e l’Associazione degli Agenti di privati istituti. Il Concordato prevedeva il primo riconoscimento di un indennizzo in caso di cessazione del mandato, mentre nel 1939 fu stipulato il primo Accordo Nazionale Agenti.
Ebbene, l’ANA nasce addirittura in pieno Regime fascista e disciplina esattamente quelle (s)paventate 
situazioni cui fanno riferimento gli esperti SNA ed oggi esse rappresentano “diritti quesiti” entrati nella sfera giuridica della contrattazione ed assolutamente immutabili in peius.
E’ come dire che se nel referendum del 1946 gli Italiani non avessero scelto la Democrazia, oggi non avremmo neanche la nostra Costituzione. La Costituzione invece esiste ed all’art. 39 garantisce il diritto dei lavoratori e dei datori di lavoro di associarsi liberamente per la contrattazione collettiva, così come esiste il codice civile che addirittura dedica l’art. 1753 proprio agli agenti di assicurazione derogando la loro disciplina alle norme corporative che, come visto, esistono anch’esse sin dal 1939.
Magari la differenza sta nel fatto che la Costituzione viene aggiornata, il codice civile viene aggiornato. L’ANA 2003, invece NO. Quello è…e quello deve rimanere per decisione del Sindacato Nazionale Agenti.
Fateci caso, ma sembra quasi che con questi “incontri formativi” il Sindacato Nazionale Agenti voglia dirvi: “Vi erudiamo sul vetusto e dannoso ANA 2003, perchè abbiamo deciso che quello sarà il vostro Accordo collettivo a vita o almeno fino a quando ci sarà Demozzi come Presidente dello SNA !”. Ma vi rendete conto ?
Sia ben chiaro, non abbiamo nulla nei confronti di coloro i quali vengono definiti dall’articolo come “esperti”. Trattasi di dipendenti SNA che evidentemente devono sottostare alle direttive dell’Esecutivo Nazionale. Sono questi ultimi che dovete mandare a casa per poi pretendere dal prossimo Esecutivo un immediato impegno per il rinnovo dell’ANA 2003 e non certo spendere soldi degli iscritti in sterili “incontri formativi” (!?) su di un Accordo vecchio di vent’anni.
Avete bisogno di questo come il pane e pure con sollecitudine, checché ne dica lo SNA. Non fa niente che vi ritroverete al Tavolo del rinnovo con i Gruppi agenti delle Generali insinuatisi nella trattativa anche con il silenzio dell’attuale Esecutivo SNA, occorrerà essere coraggiosi e responsabili.
PS: Al prossimo incontro “formativo” su di un ANA vecchio di vent’anni, invitateci pure, così testiamo anche il livello di conoscenza di quell’Accordo da parte dei poveri dipendenti SNA investiti loro malgrado del titolo di “esperti”. Che ci crediate o meno, vi assicuriamo che la nostra presenza renderebbe l’incontro veramente “formativo” e sicuramente più interessante. Attendiamo invito che siamo certi non tarderà ad arrivare. Gli esperti dello SNA non si sottraggono al confronto (Demozzi docet).