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Tar

La sentenza del TAR debitamente occultata dallo SNA.

Sono oramai noti a tutti i “cavalli di battaglia” dello SNA rappresentati dai successi conseguiti presso il TAR del Lazio, alcuni molto parziali rispetto alla domanda, per altri ancora non si è capito in cosa consistano i concreti benefici per la categoria. Fatto sta che vengono celebrati ogni “tre per due”.
Se vogliamo, l’enfasi attribuita a questi “strabilianti” successi, è anche comprensibile vista l’evanescenza dei risultati in oltre undici anni di conduzione di questo importante Sindacato.
Se poi gli iscritti si accontentano di poco (o niente) e continuano ogni volta ad applaudire a fronte all’ennesima autocelebrazione dei presunti successi al TAR, ci sta pure che il buon Demozzi continui a propinarli in tutte le salse.
Magari ogni tanto al Presidente SNA sfugge qualche clamorosa debacle proprio al cospetto del TAR del Lazio, come ad esempio quest’ultima sentenza pubblicata il 24 febbraio 2023 (Vedere sentenza TAR del Lazio) che ha visto soccombere il Sindacato Nazionale in TUTTE le domande rivolte al Tribunale Amministrativo Regionale nel merito del Regolamento Ivass n. 40 del 2.8.2018.
Una sentenza abilmente occultata.
IL TAR del Lazio infatti ha bocciato tutte le richieste contenute nel ricorso presentato dallo SNA, con tanto di condanna alle spese. Gli importi delle parcelle degli avvocati del Sindacato non sono date sapersi, ma sicuramente vanno ad aggiungersi al “danno” per la condanna alle spese.
Per carità, si può anche soccombere nell’ambito di un procedimento ammnistrativo, non è certamente una colpa o una pecca. In teoria ci sarebbe pure il ricorso al Consiglio di Stato, ammesso che si decida di farlo (qui il sano principio dell’occultamento è conseguenza diretta del primo, per cui non è dato sapersi nulla neanche qui !).
Il problema è un altro: la totale mancanza di trasparenza e di chiarezza.
Una sentenza abilmente occultata, nonostante sia stata pubblicata a febbraio e quindi in tempo utile per essere portata a conoscenza di tutti i colleghi, sia nel corso del Comitato centrale di Marzo che del più recente Congresso elettivo di Cagliari.
Ma i congressi SNA sono per definizione autocelebrativi ed autoreferenziali e quindi non è sembrato il caso di informare correttamente i colleghi (i ricorsi al TAR sono pur sempre un cavallo di battaglia del Sindacato, per cui che si fa? Si racconta in giro che fanno cilecca pure lì?).
Adesso sotto con gli editoriali di accoliti vari che dipingono i nostri articoli infamanti e diffamanti e che spaziano dal bullismo mediatico alla malafede, dall’ingiuria allo stolkeraggio. Non chiedetegli il perché però. Non lo sanno.