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Tre Punti Interrogativi

La “polizza” fideiussoria Allianz, il “responso” IVASS e la “posizione” SNA.

In data 22.10. u.s. ci è finalmente pervenuto il responso dell’IVASS (Vedere Responso Ivass su polizza allianz) in merito ai nostri molteplici esposti relativi alla presunta polizza fideiussoria ex art. 4 ANA di Allianz Spa che da anni viene addebitata agli agenti ex Allianz Subalpina e Bernese.

Nonostante le nostre argomentate denunce  aventi ad oggetto questa fantomatica polizza denominata “infedeltà agenti” sottoscritta (?) da Allianz Spa con se stessa (Genialloyd) a garanzia di se stessa, assolutamente nulla ai sensi dell’art. 1253 del cod. civ., nonostante questa presunta polizza venga tuttora addebitata agli inconsapevoli agenti che non ne risultano contraenti, nonostante la (maldestra) creazione all’uopo di una “polizza” priva di firme e con l’indicazione di una sede legale diversa da quella in essere alla data indicata nel documento, nonostante non sia dato sapersi se sia stata emessa dall’agenzia di Direzione o meno, nonostante tutto ciò e molto altro, l’IVASS, acronimo di Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni, ci risponde che: “non appare del tutto chiaro quali possano essere gli eventuali profili di invalidità della polizza in questione” (?!).

Avevamo già previsto la risposta dell’IVASS nella nostra news del 02.06.2020, non immaginavamo tuttavia di dover accompagnare i nostri esposti con illustrazioni e fumetti (tipo fotoromanzo) che rendessero “del tutto chiari” i profili di una polizza che in realtà non è “invalida”, ma è del tutto inesistente sia nella forma che nella sostanza.

L’IVASS ci rammenta che “ciascuna compagnia è libera di dotarsi della copertura assicurativa che reputa più rispondente ai propri interessi”, circostanza ineccepibile a condizione che la copertura assicurativa sia esistente e regolare e non già il frutto di fantasiose architetture a danno di terzi; fatta salva l’ipotesi che l’IVASS, con riferimento a “propri interessi” delle Compagnie, non sottintenda qualsivoglia “mezzo” utile a conseguire detti interessi anche in dispregio alle normative, al codice penale ed a danno dell’Erario.

Nella fattispecie infatti la presunta polizza è solo un espediente per abbattere a bilancio l’imponibile, visto che in caso di sinistro Allianz si avrebbe la paradossale situazione per cui Allianz dovrebbe escutere Allianz per poi rivalersi sulla stessa Allianz (!?).

Come se non bastasse, l’Istituto tenta di confondere le acque ipotizzando una richiesta di giudizio in merito alla possibilità di qualificare la polizza “infedeltà agenti” come “equivalente alla cauzione ex art. 4 ANA”. Alla domanda di cui sopra, che non abbiamo mai posto in ragione dell’evidente differenza tre le due tipologie di polizza, IVASS si risponde da solo, confermando che non sono equivalenti (?!).

Sempre l’IVASS nella suo responso, opera un imbarazzante richiamo al VI comma dell’art. 4 ANA 2003 che fa “salve le diverse norme aziendali che risultino complessivamente più favorevoli agli agenti”. Ci risulta veramente difficile ipotizzare come l’addebito agli ex agenti Allianz Subalpina e Bernese di una polizza fantasma, possa considerarsi un qualcosa di “complessivamente più favorevole agli agenti”.

Se aggiungiamo che a distanza di un anno dalla nostra denuncia e dai nostri ripetuti solleciti, abbiamo ottenuto un riscontro dall’Istituto solo dopo aver scritto alla Banca d’Italia “minacciando” denunce penali per “omissioni di atti d’ufficio” a carico del (concomitante) rappresentante istituzionale dell’IVASS, il quadro è tanto completo quanto desolante.

Nel frattempo, il Sindacato Nazionale Agenti, dopo la nostra “bacchettata” contenuta sempre nella news del 02.06.2020 in merito alla mancanza di un indirizzo di Posta Elettronica Certificata, si è premurato di far comparire un indirizzo PEC sul proprio sito istituzionale. Bene così, torna utile un po’ a tutti a partire dagli agenti iscritti.

A proposito, abbiamo “tentato” di coinvolgere il Sindacato Nazionale Agenti sull’argomento in questione.

Abbiamo infatti tempestivamente inviato a suo tempo la presunta polizza fideiussoria allo SNA ed ai suoi consulenti legali, tramite raccomandate AR prima e PEC successivamente (una volta comparso l’indirizzo) abbiamo costantemente aggiornato il Sindacato circa le nostre contestazioni alla Compagnia e sui solleciti inviati all’IVASS, abbiamo tempestivamente inviato loro il responso dello stesso Istituto pervenutoci in data 22.10.2020. In forza del suo ruolo istituzionale, abbiamo esortato il Sindacato Nazionale ad affiancarci al fine di far luce su questo gravissimo comportamento di Allianz Spa a danno di numerosi agenti, molti dei quali iscritti proprio allo SNA.

Abbiamo invitato lo SNA ad intervenire incisivamente nei confronti dell’IVASS che con un “responso alla Ponzio Pilato” ha di fatto legittimato l’operato di Allianz Spa che, non a caso, continua imperterrita ad incassare da una parte di agenti dei premi assicurativi per una polizza fideiussoria fantasma.

Niente, tutto inutile. Nessun cenno di vita sull’argomento, né pubblico né tantomeno privato, nessuna risposta da parte del Sindacato che si autocelebra come il più rappresentativo della categoria degli agenti di assicurazione.

L’ennesima potenziale “battaglia sindacale” da portare avanti fino allo stremo, vede il Sindacato Nazionale Agenti far finta di nulla. La sensazione è quella di aver chiesto un po’ troppo in effetti, visto che sull’argomento non si è registrata neanche la classica (quanto sterile) lettera del tipo: “SNA scrive ad Allianz”.

Lo SNA sembra avallare il comportamento di Allianz Spa a danno degli agenti ed al tempo stesso sembra adeguarsi all’idea che la scrupolosa attività di vigilanza dell’IVASS debba concretizzarsi a senso unico, vale a dire nei confronti dei soli intermediari.

Classico esempio di come una rappresentanza che potrebbe essere “tutto”, fa di tutto per essere “niente”.

Non ci stupiamo più di tanto onestamente, procediamo da soli anche perché sull’argomento arriveranno importanti novità grazie alla nostra incessante attività professionale a tutela degli agenti di assicurazione, svincolata da qualsiasi forma di sudditanza nei confronti di chicchessia.